Da "Il Resto del Carlino" del 21/09/2007 ed. FERRARA p. XIII
Caro Carlino
mentre Marco Galan è in coma, il Dipartimento dei Vigili del fuoco, in nome per conto e per bocca del comandante di Ferrara, rifiuta al nostro sindacato di prendere visione degli atti che riguardano l'infortunio sul lavoro. Nella lettera a giustificazione del rifiuto si accampa una presunta non titolarità del sindacato a visionare tali atti. Come se la sicurezza sul lavoro sia esclusiva prerogativa dei dirigente. (...)
Ricordando Marco Galan vigile del fuoco e collega in forza al comando di Ferrara, in coma da un anno a seguito di un infortunio sul lavoro, occorsogli nella sede di servizio, un luogo da ritenersi 'sicuro', questo conferma, in modo incontestabile, che questa nuova realtà contrattuale non garantisce tutte quelle tutele predicate. Ora si tratta di mettere in rilevo quanto accaduto al collega e non insabbiare o scaricare le responsabilità. In qualità di organizzazione sindacale abbiamo il dovere civile e morale di vigilare che si accertino le responsabilità. Tutto ciò non restituirà a Marco la sua grande determinazione e volontà di essere un Vigile del fuoco, ma devono emergere, la dove vi sono, le responsabilità. Fare chiarezza in merito all'accaduto è un dovere nei confronti di Marco Galan è un dovere morale e civile nei confronti di tutti i lavoratori. Tutto questo anche per far in modo di porre il dipartimento nelle condizioni di garantire sicurezza negli ambienti di lavoro piuttosto che permettergli di farsi scudo attraverso cavilli, circa la titolarità, in materia di diritti dei lavoratori, di chi si appresta a sostenerli e difenderli. L'Opera nazionale di assistenza per quanto di sua competenza ha già provveduto a sostegno della famiglia; l'ufficio dell'Ona è stato invitato comunque a prendere i contatti con i parenti per assicurarsi che gli stessi siano a conoscenza dei diritti e delle possibilità per eventuali ulteriori forme di assistenza e contributi previsti per tutti i dipendenti del Cnvvf, anche se ricordiamo che in incidenti come questo, ove è in corso una causa di servizio è l'Amministrazione del Corpo che deve provvedere a tutte le necessità dell'infortunato, l'Ona non può e non deve sostituirsi soprattutto alle responsabilità e doveri che ha il Dipartimento verso i suoi dipendenti.
lunedì 1 ottobre 2007
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1 commento:
Domanda: ma perchè le RdB si muovono solo adesso per visionare i documenti?
Al di là di questo, chi meglio del giudice che si sta occupando della vicenda potrà chiarire le responsabilità?
Forse anche le RdB-Cub non hanno fiducia nella giustizia, come dare loro torto del resto...
Mi auguro in ogni caso che la trasparenza negli atti si realizzi e che soprattutto non si cerchi in nessun caso, né da una parte, né dall'altra, di strumentalizzare l'accaduto per fini che esulano dall'interesse della ricerca della verità.
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